Senegal – Promuovere un modello di settore privato inclusivo. L’impatto sociale delle PMI e l’inserimento dei giovani formati nel mercato del lavoro

Il 6 novembre scorso, all’interno del programma PASPED (Progetto di contrasto alla migrazione irregolare attraverso il sostegno al settore privato e alla creazione di impiego), coordinato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e finanziato dall’Unione europea (UE), si è svolto un webinar sulla promozione di un modello di settore privato inclusivo. L’incontro, che ha visto la partecipazione di AICS, UE, Direzione della Microfinanza (DMF), Centro dei Giovani Dirigenti di Impresa del Senegal (CJD), Consorzio Giovani del Senegal (CJS), Movimento dei Giovani della banlieue di Dakar (MJE) è servito, da un lato, a fare il punto su due attività di punta del programma PASPED che mirano a sostenere le PMI, illustrando anche il sostegno di Team Europe al settore privato senegalese, e  a facilitare l'integrazione di 1.200 giovani formati in imprese formali nelle 6 regioni di intervento (Dakar, Diourbel, Kaolack, Louga, Saint Louis, Thiès).

Il webinar è stato utile a coinvolgere i diversi attori sulle questioni dell'impatto sociale delle PMI, rafforzando il meccanismo di sovvenzione istituito dal programma PASPED che ha sostenuto finanziariamente 136 PMI durante la crisi sanitaria dovuta al COVID-19. Inoltre,  è servito ad approfondire la sfida occupazionale in Senegal alla luce degli studi sul settore privato e sull'analisi dei bisogni delle imprese formali in termini di competenze qualificate, realizzati nell'ambito del PASPED in collaborazione con le Agenzie Regionali di Sviluppo (ARD). Alla base delle interessanti riflessioni che hanno visto il coinvolgimento di giovani imprenditori e di giovani protagonisti della società civile senegalese, vi è la volontà di AICS di promuovere un modello di sviluppo del settore privato capace di creare opportunità reali per chi ha terminato un percorso di formazione, mettendo in campo azioni di responsabilità sociale verso le proprie comunità di riferimento, non solo in periodi di particolare emergenza economica e sociale come quello attuale.

A cura di Francesco Mele

 

 

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