Racconti dall’Italia-Africa Business Week (IABW)

"In Africa tanta è la normalità", così Cleophas Adrien Dioma, Direttore esecutivo dell’Italia-Africa Business Week (IABW), ha aperto la terza edizione di una due giorni di eventi legati al settore economico italo-africano tenutasi a Milano. La strategia AICS per lo sviluppo socio-economico sostenibile di alcuni paesi africani è una priorità, come sottolineato dal vice Direttore dell'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, Leonardo Carmenati. Una posizione di rilievo nella strategia operativa dell'Agenzia è occupata dai paesi dell'Africa occidentale, presenti alle giornate economiche dell'IABW, tra cui, Senegal, Mali, Burkina Faso, Guinea Conakry. Il modello economico a cui gli organizzatori e i relatori di questo evento fanno riferimento rinvia a priorità che il settore privato deve necessariamente tenere in considerazione: imprenditorialità sostenibile, impatto sociale e ambientale degli investimenti, innovazione sociale e tecnologica a beneficio delle comunità locali. Da questo punto di vista, la vicinanza tra Italia e Africa può essere definita  dal modello di micro e media impresa che sostiene le economie reali dell’Italia e dell'Africa in generale.

AICS Dakar ha partecipato al panel "Diaspora e sviluppo", fornendo esperienze concrete di opportunità per la diaspora senegalese in Italia e in Europa legate al PASPED, un programma per lo sviluppo del settore privato e la valorizzazione della diaspora.

"La qualità italiana per la qualità africana" sembra essere lo slogan maggiormente evocativo a sintesi di un sentimento di reciprocità percepito a Milano in questa due giorni di incontri.

A cura di Francesco Mele

Aichatou Sarr, un’imprenditrice della diaspora

Aichatou Sarr vive per la maggior parte dell'anno in Italia, dove una parte della sua famiglia risiede. Questa imprenditrice di Kebemer ha avviato, nel corso degli anni, un'attività nel cuore della sua città d’origine, che comprende un laboratorio di trasformazione di prodotti locali e un ristorante.

L'azienda della signora Sarr ha una forte componente femminile e ci tiene a precisare: "oggi siamo pronti a fare un salto di qualità verso la creazione di aziende sostenibili, ma necessitiamo di un supporto tecnico e finanziario che l'Italia può fornirci in termini di competitività e trasferimento di competenze e tecnologie”.

Aichatou Sarr racconta di come a Kebemer molte siano le famiglie che vivono grazie al contributo della diaspora, e di come, al tempo stesso, molti tra i senegalesi della diaspora vorrebbero avviare un'impresa nel loro paese d'origine. Dopo aver assistito alla presentazione del programma PASPED/PLASEPRI, in particolar modo le opportunità che offre alla diaspora, si è detta fiduciosa rispetto agli obiettivi che il programma si pone, nonostante la consapevolezza della necessità di avere un progetto strutturato per potere averne accesso.

A cura di Francesco Mele

Aichatou Sarr, imprenditrice di Kebemer

Carovana Tekki Fii 19-21 novembre 2019