“Ogni parola conta”. Dal Senegal una campagna di comunicazione contro la violenza verbale.

Ogni parola conta. Questo il titolo della campagna di comunicazione lanciata oggi, 8 marzo, dalla sede di Dakar dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) in occasione della Giornata Internazionale per i diritti della donna.

Quale impatto hanno le parole che utilizziamo? Abbiamo chiesto a dieci persone di partecipare ad un esperimento sociale per capire se e quanto si riescano a ripetere frasi denigranti che tuttavia fanno parte del quotidiano.

Il video, trasmesso tramite una popolare TV senegalese e i canali social della sede, mette al centro la responsabilità individuale nel processo di cambiamento collettivo.

Quanto le nostre scelte, nel modo di porci all’altro, possono essere determinanti?

La campagna mira a sensibilizzare l'opinione pubblica sulla violenza, in particolare quella verbale e psicologica, sul sessismo, gli stereotipi di genere, la parità tra donne e uomini e le pari opportunità riallacciandosi al focus scelto in Senegal per l’8 marzo sul "Consolidamento dell'impegno nazionale nella risposta alla violenza contro donne e ragazze in un contesto di progresso digitale".

Secondo gli ultimi dati dell'Agenzia nazionale di statistica e demografia senegalese, il 99,3% delle donne che hanno subito violenza non ha mai chiesto aiuto o ne ha mai parlato con qualcuno.

Nell’ottica di rispondere alla necessità di ascolto, protezione ed accompagnamento di donne e giovani vittime di violenza, AICS ha collaborato con il Ministero della Donna, della Famiglia e della Protezione dell'Infanzia senegalese al lancio, lo scorso novembre, del centro di ascolto, orientamento e informazione sulle violenze basate sul genere: "Wallu Allo 116" attraverso il Progetto di Sostegno alla Strategia Nazionale per l'Uguaglianza e l’Equità di Genere (PASNEEG II).

Il numero gratuito 116, attivo 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, si pone come piattaforma nazionale per la protezione e l’informazione a supporto delle vittime di violenza.

Dopo un mese di attività, il centro di ascolto ha registrato più di 1.700 chiamate provenienti dalle quattordici regioni del Senegal.

Dove inizia la violenza? Questa la domanda che il video pone per riflettere sulle relazioni interpersonali in maniera più responsabile e sulla compartecipazione alla lotta delle donne nella conquista di pari diritti e opportunità, che è poi una lotta universale per un mondo più equo.

Ogni parola conta.

Per ripensare insieme un mondo più giusto, egualitario, democratico, inclusivo e partecipativo, è fondamentale impegnarsi collettivamente per sradicare tutte le ingiustizie e le violenze, da quelle più visibili a quelle più sottili e inconsce, affinché uomini e donne possano avere le stesse opportunità e diritti.

Per maggiori informazioni sull’approccio di genere nei progetti realizzati nei paesi di competenza della sede di Dakar scaricate la nostra ultima pubblicazione.

A cura di Chiara Barison