Senegal – Studiare scienze sull’isola di Gorée, un successo le vacanze studio per le allieve migliori

Dakar - La valorizzazione dell’eccellenza al femminile nelle materie scientifiche è stata al centro della seconda edizione del campo di vacanze e studio promosso dal Ministero senegalese dell'Educazione e finanziato dall'Agenzia nell'ambito del progetto d’appoggio all’educazione femminile e all’empowerment delle donne per uno sviluppo locale inclusivo, PAEF Plus.

Il campo di vacanze si è tenuto dal 4 al 15 agosto negli spazi della scuola Mariama Ba a Gorée, una piccola isola ricca di storia e cultura di fronte alla capitale senegalese.  Trentadue le ragazze tra i 14 e i 16 anni che vi hanno partecipato, tutte vincitrici del concorso “Miss Matematica e Miss Scienze - edizione 2017", insieme a nove tra le migliori studentesse dei licei finanziati dal PAEF Plus.

Il progetto, rivolto alle allieve di scuole elementari, medie e superiori, e alle loro madri che hanno creato le associazioni delle madri degli alunni (AME), interviene in 149 scuole nelle regioni di Diourbel, Fatick, Kaolack, Kolda, Kaffrine e Sédhiou. L’obiettivo principale è quello di contribuire all’eliminazione di tutti gli ostacoli che impediscono a bambine e ragazze di concludere il loro percorso scolastico. Il finanziamento di borse di studio, l’organizzazione di corsi di recupero, la fornitura di divise e kit scolastici e la formazione e sensibilizzazione degli insegnanti sulle tematiche di genere sono tutte attività del progetto che contribuiscono alla promozione dell'educazione femminile e al miglioramento della qualità dell’insegnamento.

Il progetto prevede inoltre il supporto all’emancipazione economica e sociale delle madri delle alunne attraverso sessioni di formazione tecnica e funzionale e il finanziamento delle loro attività economiche. La metà degli utili prodotti da queste attività viene reinvestito nelle scuole permettendo così la sostenibilità dell’educazione delle alunne.

Alla cerimonia di chiusura del campo, lunedì 14 agosto, le giovani studentesse hanno presentato i lavori realizzati durante la loro esperienza di vacanza e studio: esperimenti di fisica e chimica, opere artistiche e rappresentazioni teatrali. E' stato un momento di aggregazione vivace e animato che ha dimostrato ancora una volta come l’ambito scientifico sia patrimonio di tutti, senza distinzioni di genere.

Ad assistere alla cerimonia il capo di gabinetto del Ministero dell’Educazione senegalese, Joseph Pierre Ndiaye, che ha sottolineato come l’obiettivo del campo sia stato quello di rafforzare le capacità delle partecipanti nelle materie scientifiche e anche di sviluppare le loro competenze nella leadership. Ndiaye ha inoltre esortato le ragazze ad impegnarsi nel loro percorso scolastico per diventare in un futuro prossimo attrici di primo piano nel cambiamento del Paese. Un augurio che richiamava il tema del campo di vacanze: “Le scienze al servizio dello sviluppo”.

La titolare della sede AICS a Dakar, Alessandra Piermattei, è intervenuta ricordando come l’Italia faccia dell’empowerment femminile un’assoluta priorità dei suoi interventi in Senegal attraverso la promozione dell’educazione e dei diritti delle donne. Dal 2010 infatti la Cooperazione italiana sostiene progetti di promozione dell’educazione delle bambine e delle adolescenti per oltre 6,5 milioni di euro.

A cura di: Chiara Barison
Responsabile Comunicazione

Senegal – Sicurezza alimentare, sanità, istruzione: tempo di monitoraggio sul campo per i progetti AICS

Dakar - Conoscere le iniziative in corso, monitorare l'andamento delle attività, dialogare con i partner e immaginare miglioramenti per il futuro. Con questi obiettivi la titolare della sede AICS di Dakar, Alessandra Piermattei, accompagnata dagli esperti nei settori agricoltura, educazione e sviluppo socio-economico, si è recata nelle regioni di Kaolack e Kaffrine per visitare quattro delle iniziative attualmente in corso.

La missione ha avuto luogo nei giorni 11 e 12 settembre ed è iniziata con una presentazione del programma agricolo Italia-Senegal (PAIS) e della piattaforma CIDES che offre servizi integrati agli attori economici locali, creata attraverso il programma integrato per lo sviluppo economico e sociale del Senegal (PIDES).

Nell’ambito del programma PAIS, la delegazione ha incontrato i produttori di semenze di riso di Porokhane, nel dipartimento di Nioro, che hanno beneficiato dei fondi rurali di sviluppo finalizzati al miglioramento della produttività agricola. Tra gli obiettivi del PAIS, infatti, vi è lo sviluppo delle comunità delle zone rurali e l’intensificazione delle principali filiere agricole come la risicultura, l’orticultura e la produzione di sementi, nonché la creazione di aziende agricole miste. Gli interventi si basano sulla modernizzazione delle infrastrutture e dei servizi funzionali al settore come le piste di produzione, i magazzini di stoccaggio per i cereali, le infrastrutture idro-agricole e il credito agricolo, nell’ottica di uno sviluppo dell’imprenditoria rurale.

La prima giornata è continuata con una visita al presidio medico di Walo, Dipartimento di Guinguineo. La costruzione del presidio, inaugurata a fine 2015 nell'ambito del PIDES, costituisce un esempio concreto dell’efficacia degli interventi della Cooperazione italiana in risposta al bisogno di strutture socio-sanitarie nelle località più remote. A partire dal 2012 l’iniziativa persegue una duplice priorità: ridurre la povertà e limitare la vulnerabilità delle popolazioni permettendo a quelle più svantaggiate di accedere alla formazione e al credito. Grazie a un approccio partecipativo, gli attori locali giocano pienamente il loro ruolo di protagonisti nella gestione delle attività di reddito e nel rafforzamento delle capacità. Inoltre, in linea con il piano sanitario nazionale senegalese, il PIDES permette di rafforzare in maniera sostenibile il sistema sanitario nelle sue aree di intervento - Dakar e Kaolack - focalizzandosi sul miglioramento qualitativo e quantitativo delle infrastrutture.

In seguito a una valutazione dell’efficienza del presidio è stato ritenuto fondamentale garantire la presenza di un'ostetrica a tempo pieno, attraverso la creazione di un alloggio. Questo intervento complementare sarà finanziato dal programma di supporto allo sviluppo economico e sociale del Senegal (PADESS) entro l'anno in corso.

Il PADESS prosegue l’intervento settoriale della Cooperazione italiana nelle regioni di Kaolack, Dakar, Thies, Sedhiou e Kolda, rafforzando proprio quelle politiche e strategie nazionali di lotta contro la povertà che mirano all’autonomia socioeconomica delle donne, dei giovani, dei gruppi svantaggiati e ad uno sviluppo economico locale sostenibile attraverso l’appoggio alle piccole e medie imprese.

Nel corso della missione la delegazione AICS ha avuto modo di incontrare anche una delle prime organizzazioni femminili beneficiarie dei fondi PIDES, che si occupa di trasformazione agroalimentare di prodotti locali. Tra le difficoltà rilevate si è riscontrata la necessità di un rafforzamento sul piano tecnico e organizzativo che sia sostenibile nel lungo periodo. A seguire, è stata organizzata la visita di un’altra organizzazione femminile aderente alla piattaforma CIDES che coniuga formazione e produzione di qualità.

Il giorno seguente la delegazione AICS ha partecipato al Comitato Regionale di Sviluppo del programma PADESS, istituito con l’obiettivo di condividere il piano operativo a livello locale. Il Comitato ha visto riuniti i principali attori dei tre dipartimenti della regione di Kaolack, per un totale di circa 80 partecipanti. Tra le raccomandazioni principali è stata rilevata la necessità di migliorare il monitoraggio ravvicinato nell’esecuzione delle attività.

Prima del rientro a Dakar, la missione si è conclusa con la visita a un progetto di supporto all’educazione femminile nel dipartimento di Birkelane, regione di Kaffrine (PAEF Plus). Il programma intende promuovere l’educazione femminile e il miglioramento della qualità dell’insegnamento, contribuendo al rafforzamento dell’offerta di servizi educativi, ancora insufficiente e poco inclusiva. Protagonisti dell’incontro, l’ispettore dell’accademia e il provveditorato agli studi che hanno messo in evidenza i risultati positivi del progetto. In particolare, quest'anno il dipartimento di Birkelane si è posizionato tra i primi quattro migliori dipartimenti per i risultati scolastici degli allievi. Inoltre, dal 2013 al 2017 il tasso di scolarità è passato dal 48% al 54% . In chiusura ha avuto luogo uno scambio tra la delegazione, i direttori delle scuole, le associazioni dei genitori degli allievi e gli insegnanti, dimostrando un ampio interesse nei confronti del progetto, che intende favorire la frequenza scolastica anche attraverso il sostegno ad attività generatrici di reddito per le famiglie.

A cura di: Caterina Assenti

Bruxelles – EDD nel segno dello sviluppo al femminile, l’Agenzia racconta il Senegal e la Palestina

Le Giornate Europee dello Sviluppo, organizzate annualmente dalla Commissione Europea a partire dal 2006, costituiscono una delle più importanti occasioni di incontro e confronto, a livello internazionale, nel campo della cooperazione allo sviluppo. Tutti i maggiori operatori del settore, non solo di profilo istituzionale, si incontrano per discutere nuove idee, condividere best practices, sviluppare partnerships e proporre soluzioni innovative alle tematiche più importanti.

Quest’anno gli EDD hanno avuto luogo a Bruxelles il 5 e 6 giugno e sono stati dedicati al tema dell'empowerment femminile, fattore di sviluppo cruciale a ogni latitudine: Woman and Girls at the Forefront of Sustainable Development: Protect, Empower, Invest. Il programma generale è disponibile alla pagina www.eudevdays.eu/programme.

L’Agenzia ha partecipato alla manifestazione con uno stand dal titolo The Pink in Charge, Enterprise Within the Soul and the Heart dove è stato presentato nei dettagli il programma PIDESS - Programme Intégré de Développement Économique et Social en Senegal. Tra gli altri ospiti, lo stand dell'AICS è stato visitato dal cantautore senegalese Youssou N'Dour, impegnato da tempo in prima persona nello sviluppo del suo Paese.

Il programma mira a contribuire al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, in particolare dell'obiettivo 5, attraverso la promozione dello sviluppo sociale ed economico delle donne e dei gruppi vulnerabili, in collaborazione con il ministero della Famiglia senegalese, le istituzioni locali e le organizzazioni della società civile. Il suo approccio integrato e multidimensionale si basa sull'identificazione del potenziale femminile nella vita economica e sociale, sulle necessità delle donne e sulle discriminazioni di genere, al fine di promuovere il loro empowerment economico attraverso le seguenti componenti:

  1. promozione dell'accesso e del controllo delle risorse economiche e delle opportunità, inclusi posti di lavoro, servizi finanziari, proprietà e altri beni produttivi, sviluppo delle competenze;
  2. attuazione dei tre pilastri della strategia senegalese sulla violenza di genere: prevenzione; supporto alle vittime e alle loro famiglie; promozione di sistemi legali e di giustizia;
  3. rafforzamento della partecipazione delle donne nel processo decisionale politico a livello locale e nazionale. Ciò include il sostegno alle capacità negoziali delle donne, il rafforzamento di reti imprenditoriali, la promozione di un bilancio sensibile al genere e la creazione di due agenzie locali di sviluppo economico con l'obiettivo di rafforzare la governance democratica, sviluppare piani di sviluppo strategico, potenziare le risorse endogene, promuovere l'innovazione, l'economia sociale, la parità di genere e l'inclusione sociale.

Inoltre, l'Agenzia è stata presente allo stand del Practitioners' Network, rete europea degli attori della cooperazione alla quale ha aderito nel 2017. Lo stand del PN si è inserito nel tema degli EDD 2018 con una proposta dal titolo Joint Implementation: A Benefit for Women and Girls around the World con un focus su tre progetti che illustrano come i partenariati tra le agenzie europee di sviluppo, attraverso azioni congiunte, possano migliorare le capacità delle donne, la loro partecipazione e la loro leadership nel raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile.

Qui, allo stand 26 del Global Village, il 6 giugno l’AICS ha presentato la propria esperienza in Palestina nell’ambito della programmazione congiunta in materia di pari opportunità di genere. L'Agenzia, infatti, presiede il Gender Technical Working Group dell'Unione europea, gruppo tecnico di lavoro in Palestina sulle questioni di genere. La presentazione EU technical coordination for a better impact on Gender Equality and Women’s Empowerment in Palestine è stata curata da Cristina Natoli, titolare della sede AICS di Gerusalemme, e da Chiara Venier, Focal expert della sede di Roma.

Senegal – Tutte e tutti a scuola: madri, famiglie e comunità coinvolte per la parità genere tra i banchi

Dakar - In Senegal persistono ancora forti discriminazioni che impediscono alle donne di accedere all’istruzione. Gli ostacoli alla scolarizzazione femminile sono molteplici e di varia natura: si intersecano fattori socio-economici, socio-culturali e legati alla domanda e all’offerta dei servizi scolastici.

Nelle zone rurali è diffusa la percezione della poca utilità dell’istruzione per le bambine, considerata più come una spesa che come un guadagno. Il processo di scolarizzazione delle giovani è considerato poco importante relativamente all’immaginario che si ha sul ruolo della donna, tutto incentrato sul lavoro domestico e familiare. Per un’adolescente diventa quindi prioritario nella sua vita trovare marito e dedicarsi alla cura della famiglia.

Nelle zone urbane la percezione dell’educazione delle donne è senz'altro più positiva, ma l'alto tasso di disoccupazione dei giovani istruiti non contribuisce a percepire il servizio scolastico come uno strumento di promozione economica e sociale. Inoltre, lo scarso coinvolgimento delle madri degli alunni all’interno degli organi di gestione delle scuole e la loro scarsa capacità di negoziazione dovuta ad una limitata autonomia socio-economica, non favoriscono l’istruzione delle ragazze. La promozione dell’accesso all’istruzione e del mantenimento a scuola delle bambine e delle adolescenti è pertanto fondamentale per contribuire a rafforzare i processi di empowerment delle donne a livello sociale, economico e politico.

La Cooperazione italiana è impegnata in questo settore attraverso il Progetto d’Appoggio all’Educazione Femminile e all’Empowerment delle donne per uno sviluppo locale inclusivo, PAEF plus. Il progetto contribuisce alla promozione dell’uguaglianza di genere attraverso l’eliminazione delle disparità d’accesso all’educazione primaria e secondaria, sostenendo l’attuazione della politica di genere del programma di miglioramento della qualità, dell’uguaglianza e della trasparenza "PAQUET" elaborato dal governo del Senegal per il settore dell’istruzione e della formazione nel periodo 2013-2025. Si tratta di una strategia che ha già cominciato a favorire l’eliminazione degli ostacoli di genere e che si è basata sulla realizzazione di attività di sensibilizzazione e di formazione, sul coinvolgimento della comunità nelle scelte degli istituti scolastici e, soprattutto, su una politica che ha promosso la permanenza a tempo pieno delle allieve nella scuola creando alternative sostenibili al lavoro domestico e alla dispersione scolastica.

Un aspetto importante del progetto riguarda il sostegno economico alle donne che appartengono alle associazioni delle madri delle allieve (AME) che permette non solo un maggiore interessamento delle famiglie e delle comunità verso l’istruzione delle bambine, ma anche un ampliamento degli spazi di libertà per le donne, che si sentono economicamente più forti.

Lo scorso 19 luglio il ministro dell'Educazione Nazionale in Senegal, Serigne Mbaye Thiam, ha incontrato a Dakar proprio le associazioni AME supportate nell'ambito del PAEF Plus. Sono oltre 13mila le madri sostenute dal progetto in vari percorsi di autonomia economica e sociale attraverso l’organizzazione di formazioni tecniche e funzionali e il finanziamento delle attività economiche. La metà dei benefici prodotti da queste attività è reinvestito nelle scuole coinvolte, permettendo così una sostenibilità nel tempo dell’educazione delle alunne. All'incontro erano presenti la titolare della sede AICS di Dakar Alessandra Piermattei, la direttrice dell'insegnamento secondario senegalese, Fatima Ba Diallo e i principali partner tecnico-finanziari in ambito educativo. L'evento ha offerto un’occasione di confronto diretto con i beneficiari e ha permesso di condividere le differenti esperienze, le difficoltà riscontrate ma anche e soprattutto gli effetti positivi del rafforzamento dell’empowerment femminile sull’educazione dei bambini e delle bambine.

A cura di: Chiara Barison
Responsabile Comunicazione

(Fonte: Senegal l'empowerment delle donne, pubblicazione AICS Dakar)

Senegal – Più risorse per l’educazione inclusiva, la promessa della ‘Global Partnership for Education’

Dakar – Si è svolta nella capitale senegalese, l'1 e 2 febbraio, la terza conferenza di rifinanziamento della Global Partnership for Education (GPE). L’evento, che ha avuto luogo per la prima volta nel continente africano, è stato copresieduto dal presidente senegalese Macky Sall e dal presidente francese Emmanuel Macron. La GPE è stata costituita nel 2002, vede l’Italia coinvolta come Paese donatore e sostiene 65 Paesi in via di sviluppo col fine di garantire a ogni bambino e bambina un’educazione di base di qualità.

La conferenza ha raccolto esiti positivi e condivisi, dimostrando una maggiore e rafforzata volontà politica mondiale in ambito d’educazione. In termini di partecipazione è stata registrata la presenza di dieci capi di stato, più di 100 ministri e 1200 operatori tra cui esponenti di organizzazioni internazionali, società civile e settore privato. In termini di risultati, i Paesi donatori hanno annunciato un impegno pari a 2,3 miliardi di dollari per il triennio 2018-2020. Ancora più di rilievo è stato l’impegno di almeno 50 Paesi in via di sviluppo ad alzare la spesa pubblica destinata all’istruzione per un ammontare complessivo di 110 miliardi di dollari, un notevole aumento rispetto al triennio precedente.

L’Italia ha partecipato con una delegazione congiunta tra Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo, AICS e Ambasciata d’Italia a Dakar. La Cooperazione italiana ha triplicato il proprio impegno a favore della GPE con un contributo triennale di 12 milioni di euro, come annunciato dal capo delegazione Maestripieri.

Oltre agli annunci dei nuovi impegni finanziari, la conferenza ha visto una giornata di dialoghi tematici - Partnership Day - con 43 sessioni organizzate da vari partner. La sede AICS di Dakar ha partecipato a questa iniziativa con una sessione sulle attività della Cooperazione italiana nel settore dell’educazione inclusiva di bambini e disabili, introdotta da un video realizzato per l'occasione.

Alla luce della conferenza di Dakar la Global Partnership for Education si accredita definitivamente come piattaforma di riferimento nell’accompagnare i governi ad elaborare piani settoriali capaci di assicurare un utilizzo efficace dei fondi, in linea con gli obiettivi prioritari. Ora la sfida per la comunità internazionale sarà quella di concentrare gli sforzi politici e finanziari per ripensare i sistemi educativi in termini di qualità, gratuità, universalità e autonomia.

Senegal – La sicurezza alimentare in contesti rurali passa dall’empowerment delle donne

Dakar - In Senegal il 60% della popolazione attiva vive in ambiente rurale e deve, in gran parte, il proprio reddito alle attività del settore primario: agricoltura, allevamento, pesca, prodotti della foresta. E' una popolazione colpita da fenomeni di forte povertà: si tratta principalmente di donne, giovani e piccoli agricoltori che sopravvivono grazie a un’agricoltura familiare di sussistenza su appezzamenti di dimensioni ridotte. La situazione delle famiglie contadine è resa ancora più vulnerabile dal fatto che l’isolamento di molte zone rurali rende difficoltoso anche l’accesso ai servizi di base. In questi contesti il livello di sicurezza alimentare continua a essere insoddisfacente.

L’esempio del riso, il principale cereale consumato in Senegal, è illuminante: il fabbisogno annuale del paese è soddisfatto solamente per un terzo dalla produzione interna. 
Le donne, attive per oltre il 70% nel settore agricolo, si occupano di coltivare il campo familiare, oppure piccoli campi individuali o perimetri orticoli collettivi, e di trasformare i prodotti agricoli.
 Poiché l’agricoltura senegalese è poco modernizzata e non sono diffuse attrezzature meccaniche avanzate, le donne affrontano tutte le attività produttive con la sola forza fisica, oltre a occuparsi della cura della famiglia. Il regime fondiario del paese, la cui riforma è attesa da anni, e una tradizione culturale che vede le terre in “uso” alle donne su concessione del capofamiglia, aggravano le difficoltà delle donne ad assicurare il benessere familiare.

Proprio sulla base di questi fattori la Cooperazione italiana ha varato il Programma d’Appoggio al Programma Nazionale d’Investimento dell’Agricoltura in Senegal (PAPSEN) con gli obiettivi di aumentare le produzioni agricole, migliorare i redditi rurali, aumentare la sicurezza alimentare, promuovere lo sviluppo economico locale e favorire l’empowerment delle donne.

PAPSEN ha già contribuito a incrementare i redditi delle comunità di intervento attraverso la diversificazione delle produzioni agricole, la diffusione di pratiche colturali moderne e il miglioramento delle capacità tecniche e imprenditoriali degli agricoltori. I principali interventi riguardano la sistemazione idraulica di zone vallive a riso e di perimetri ortofrutticoli irrigui, la fornitura di input agricoli (sementi, fertilizzanti) e attrezzature, la formazione e l’assistenza tecnica ai produttori e il sostegno allo sviluppo della piccola impresa e del partenariato pubblico-privato. Le comunità territoriali, infatti, sono al centro del dispositivo di sostegno dello sviluppo locale. La costruzione e la riabilitazione di piste rurali, la realizzazione di infrastrutture socio-comunitarie, l’appoggio alla formulazione degli strumenti di pianificazione comunali e la formazione degli amministratori locali sono ulteriori attività a sostegno dello sviluppo dei territori.

Nelle regioni di Thies, Diourbel e Fatick, 400 ettari saranno messi a coltura per l’orticoltura irrigua goccia a goccia, suddivisi in piccole aziende comunitarie di 5-20 ettari. Un centro di riferimento sarà realizzato a Diourbel per la formazione la fornitura di servizi d’assistenza tecnica ai produttori e alle produttrici impegnati nell’orticoltura. Inoltre, un aumento significativo delle superfici coltivate a riso pluviale è previsto grazie alla sistemazione di 10mila ettari di vallate in media e alta Casamance. E ancora, circa 100 km di nuove piste rurali saranno realizzate, così come un centinaio d’infrastrutture socio-comunitarie per la conservazione e commercializzazione dei prodotti agricoli.

Gli agricoltori di Sedhiou e di Kolda, in maggioranza donne, sono stati formati e hanno ricevuto assistenza tecnica nella gestione delle sistemazioni irrigue e nelle tecniche colturali. Un fondo di credito agricolo sarà messo a loro disposizione, in collaborazione con istituzioni finanziarie di prossimità, per la creazione lo sviluppo di piccole imprese agroalimentari.

Oltre al sostegno tecnico e finanziario, alla produzione agricola e allo sviluppo rurale, il programma sta realizzando un diagnostico partecipativo nelle zone d’intervento per identificare gli ostacoli e le priorità delle donne che vivono in ambiente rurale. L’obiettivo è di sviluppare, con il Ministero senegalese dell’Agricoltura, un trasferimento di competenze per l’elaborazione di una metodologia in grado di misurare l’impatto degli interventi nazionali sull’empowerment delle donne e orientare le scelte del governo sulla sicurezza alimentare in un’ottica di uguaglianza di genere.

A cura di: Liliana Petri
Coordinatore PACERSEN

Senegal – Energia per restare, insieme alle donne delle zone rurali per creare futuro

L’organizzazione non governativa Green Cross Italia ha avviato in Senegal un nuovo progetto per creare opportunità di lavoro per i giovani e le donne e contribuire a generare alternative possibili alla migrazione. Finanziato dall’Agenzia e realizzato in partenariato con Enea, Fafd e Cultivert, il progetto “Energia per restare” vuole migliorare le condizioni di vita in cinque villaggi rurali della regione di Matam, nella parte nord-orientale del paese. In quest’area il forte potenziale di sviluppo dell’agricoltura è frenato dalla desertificazione, dalla scarsa differenziazione delle colture, dall’impiego di macchinari vecchi e inquinanti e dal costo dell’energia particolarmente alto. La Regione di Matam, inoltre, è uno dei bacini più grandi di emigrazione in Senegal. A partire sono soprattutto gli uomini. Con chi resta, donne e ragazzi, gli operatori di Green Cross pianificano gli interventi sul terreno. Nei cinque villaggi coinvolti tutti i beneficiari hanno avuto esperienze di migrazione.

Nei villaggi Green Cross Italia installerà sistemi di pompaggio dell’acqua, alimentati da pannelli fotovoltaici, che permetteranno di risparmiare oltre 2.700 litri di gasolio all’anno e fornirà le sementi per la coltivazione di 37 ettari di terreno. Saranno inoltre sperimentate nuove tecniche agricole, basate sulla rotazione delle colture, e messe a punto strategie di mercato per rafforzare la commercializzazione dei prodotti.

A beneficiare del progetto saranno circa 2 mila persone, in maggioranza donne, ma a godere dei vantaggi del progetto, legati al rafforzamento della resilienza e all’aumentata produttività agricola, saranno le intere comunità dei cinque villaggi rurali, ovvero oltre 22mila persone.

Il livello di povertà in Senegal è molto elevato (48 %), mentre il 15 % della popolazione vive in condizioni di insicurezza alimentare. Ma questa situazione non è immutabile. Coinvolgendo le comunità locali dei villaggi di Ballel Pathé, Sinthiou Diam Dior, Koundel, Sadel, Woudourou e delle città di Matam e Ourossogui, Green Cross punta a rafforzare la resilienza, creando prospettive di impiego e di benessere.

Le vere protagoniste di questa piccola rivoluzione sono le donne. Molte di loro sono rimaste sole, senza marito, figli, fratelli, emigrati in altri Paesi dell’Africa o fuori dal continente. “Noi mettiamo in moto le energie delle donne che vogliono continuare a vivere e a lavorare nella loro terra” ha detto Elena Seina, coordinatrice dei progetti Africa di Green Cross. “Le donne sono l’anima di questi villaggi. Se miglioriamo la loro condizione, contribuiamo a dare un futuro a questo Paese, a creare opportunità per i loro figli. In questo modo avremo piantato un seme che può aprire strade diverse dalla migrazione clandestina".

Foto: S. Di Lorenzo / Green Cross Italia

Senegal – Sull’isola di Gorée il primo campo vacanze scientifico per sostenere l’educazione femminile

Si è svolta a Gorée la prima edizione del Campo di Vacanze Scientifico promosso dal Ministero dell'Educazione senegalese e finanziato dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo nell'ambito del progetto d’appoggio all’Educazione Femminile e all’Empowerment delle donne per uno sviluppo locale inclusivo, PAEF Plus.

Dal 27 agosto al 5 settembre, le migliori studentesse nelle materie scientifiche (vincitrici del concorso nazionale edizione 2016 di miss “matematica” e “miss scienze”) provenienti da differenti istituti medi e superiori e dai licei sostenuti del progetto PAEF Plus, hanno partecipato a numerose attività di tipo scientifico, formativo (tra cui leadership trasformazionale) e artistico organizzate da professori del Ministero dell’educazione nazionale. Per molte di queste ragazze, provenienti da tutte le regioni del Senegal e da villaggi remoti, la partecipazione al campo è stata la prima opportunità per poter uscire dal villaggio e visitare la capitale, Dakar e l’isola di Gorée, patrimonio mondiale dell’UNESCO.

Obiettivo generale del campo, accrescere le competenze scientifiche delle partecipanti e sviluppare il loro spirito di leadership; grazie alle differenti attività, le ragazze hanno potuto trasformare le loro conoscenze scientifiche in competenze pratiche, attraverso esperimenti di fisica e chimica applicata, e diventare al contempo attrici di sviluppo, promozione e valorizzazione delle scienze presso i loro istituti di provenienza.

A presenziare la cerimonia di chiusura, tenutasi lunedì 5 settembre presso la scuola d'eccellenza "Mariama Ba", il Ministro dell'Educazione nazionale senegalese, Serigne Mbaye Thiam e il Direttore dell'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo di Dakar, Pasqualino Procacci.

In Senegal gli ostacoli alla scolarizzazione femminile sono molteplici e di varia natura: si intersecano infatti fattori socio-economici, socio-culturali e fattori legati alla domanda e all’offerta dei servizi scolastici. In particolare, il processo di scolarizzazione delle giovani è ritenuto meno importante rispetto a ciò che, nell’immaginario collettivo, è considerato prioritario per la donna: il matrimonio e la cura della famiglia. Nelle zone rurali l’istruzione per le bambine è percepita più come una spesa che come un investimento, quindi non strettamente necessaria. Nelle zone urbane, seppure la percezione dell’educazione delle donne sia più positiva, perdura un certo scetticismo, visto l’alto tasso di disoccupazione lavorativa tra in giovani ed in particolare tra le giovani donne.

Le giovani sono quindi maggiormente discriminate e spesso utilizzate come forza lavoro per contribuire alla sostenibilità della famiglia e alla scolarizzazione dei fratelli. La povertà, inoltre, impedisce la frequenza di corsi di recupero per chi ha più difficoltà, aumentando le possibilità di abbandono.

Per dare una risposta concreta a questi ostacoli, la Cooperazione italiana si è impegnata in questo settore considerandolo nella sua complessità fin dalla realizzazione del progetto PAEF, iniziato nel 2010 e conclusosi nel 2013, e continuando con il progetto PAEF plus, attualmente in corso. Un impegno che dimostra l’importanza capitale che la Cooperazione italiana accorda al settore dell’educazione di base, all’eliminazione delle disparità d’accesso ai servizi educativi e alla promozione dell’educazione femminile quale strumento per contribuire allo sviluppo sostenibile del Senegal.

Nella sua prima fase, il PAEF ha coinvolto 78 scuole elementari nelle regioni di Dakar, Fatick, Diourbel e Louga e circa 20.000 bambine e ragazze appartenenti alle famiglie più povere. Il progetto ha sostenuto inoltre le associazioni delle madri degli alunni (circa 6.000 donne) in ogni scuola, attraverso il finanziamento di attività generatrici di reddito e di formazioni, favorendo così il loro empowerment socio-economico e contribuendo alla sostenibilità delle attività nelle scuole. La seconda fase interviene invece in 149 scuole elementari, medie e superiori per un totale di oltre 60.000 alunni.

Fra le attività realizzate dai progetti si possono sottolineare: la creazione di cellule genere in ogni scuola partner; l’attivazione di corsi di recupero in matematica, scienze, filosofia e francese per le bambine e le ragazze più bisognose; la realizzazione di formazioni a favore degli insegnanti delle scuole partner del progetto su educazione e approccio di genere, salute riproduttiva, violenza di genere; l’acquisto di materiale scolastico e uniformi per oltre 80.000 alunni; la revisione dei manuali scolastici allo scopo di eliminare gli stereotipi di genere; il rafforzamento istituzionale delle ONG partner del Progetto e dei servizi tecnici del Ministero dell’Educazione; le attività di empowerment economico delle donne a livello locale. Questo ha permesso, oltre che un maggiore coinvolgimento delle famiglie e delle comunità nell’istruzione delle bambine, anche ad un ampliamento degli spazi di libertà per le donne, che si sono sentite economicamente più forti.

L’organizzazione del campo estivo, come sottolineato anche dal Ministro dell’Educazione nazionale, è solo una delle attività innovative e promotrici dell’eccellenza finanziate dalla Cooperazione italiana. Tra queste si posso citare il finanziamento del concorso Miss Matematica e Miss Scienza, anch’esso realizzato nel quadro della promozione delle filiere scientifiche per le ragazze; il sovvenzionamento di borse di studio e corsi di recupero scolastici; il finanziamento di attività generatrici di reddito a favore delle madri delle alunne che, nelle scuole dove è stato realizzato, ha determinato un impatto notevole sia sull’aumento della scolarizzazione delle ragazze che sul miglioramento dei loro risultati scolastici. Il Ministro si è impegnato sostenere e finanziare tali attività anche per il futuro e ad integrarle quali azioni strategiche per il Ministero nel quadro del Programma di miglioramento della qualità, dell’uguaglianza e della trasparenza – PAQUET, elaborato dal Governo del Senegal per il settore dell’istruzione e della formazione 2013-2025.

Come ha ricordato il direttore dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo di Dakar, Pasqualino Procacci nel suo intervento alla cerimonia finale del Campo di Vacanze Scientifico: “L’istruzione femminile ha un’importanza capitale nello sviluppo di tutto un paese. Una bambina scolarizzata avrà la possibilità di diventare una donna capace di far rispettare i propri diritti e di difendere i diritti altrui contribuendo attivamente alla costruzione di una società democratica, inclusiva e moderna, fondata sulla pace e l’uguaglianza.”

A cura di: Chiara Barison
Responsabile Comunicazione

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Senegal – Esperienze a confronto sulla pianificazione finanziaria sensibile al genere

Dakar - La sede AICS di Dakar, d’intesa con l’Ambasciata d'Italia e in partenariato con il Ministero della Donna senegalese, ha organizzato un convegno internazionale sul gender budgeting in cui sono state poste a confronto diverse esperienze di pianificazione finanziaria sensibile al genere. Il convegno, svolto dal 18 al 20 maggio, ha messo a confronto casi di livello nazionale e locale, in diversi Paesi: Turchia, Mali, Senegal, Marocco e Italia. Obiettivo principale, portare al centro del dibattito politico regionale e nazionale la questione dell’elaborazione e della valutazione delle politiche pubbliche secondo una prospettiva di uguaglianza di genere e di benessere per iscriverla nell’agenda del governo per identificare gli strumenti necessari ad un’effettiva integrazione del bilancio di genere nella riforma finanziaria attualmente in corso in Senegal.

Il seminario è stata presieduto da Mariama Sarr, Ministro incaricato delle politiche di genere del Senegal, da Khady Ndao, Direttrice del Bilancio del Ministero dell’Economia e della Finanze del Senegal e da Francesco Paolo Venier, Ambasciatore d’Italia a Dakar. Tra i partecipanti il Direttore dell’AICS di Dakar Pasqualino Procacci, Giuliana Serra e Enrica Bianco, rispettivamente esperta genere e consigliera tecnica del progetto PASNEEG.

Nel suo intervento, l’Ambasciatore ha evidenziato come l’obiettivo del bilancio di genere sia quello di definire le priorità e di allocare le risorse rispondenti ai bisogni differenziati dei gruppi più svantaggiati considerando con particolare riguardo la posizione delle donne. Secondo l’Ambasciatore il bilancio diventa dunque la porta d’entrata per la trasformazione delle politiche macroeconomiche e settoriali in vista del raggiungimento di una maggiore uguaglianza e benessere.

A presiedere e moderare i pannelli di discussione i più alti funzionari dell’Unione Economica e Monetaria (UEMOA), della Comunità Economica degli Stati dell’Africa dell’Ovest (ECOWAS), del Ministero dell’Economia e delle Finanze, delle strutture incaricate della valutazione delle politiche pubbliche, della commissione finanza del parlamento del Senegal, oltreché la società civile, le università, gli enti locali nazionali e internazionali e i principali donatori e Agenzie multilaterali. Un segnale forte di ownership da parte delle istituzioni nazionali che premia l’impegno e il lavoro portato avanti negli anni dalla Cooperazione italiana in Senegal a favore della promozione delle politiche di genere e l’empowerment economico e sociale delle donne.

Un grande apprezzamento è stato dato dai presenti all’intervento inviato dalla vice presidente del Senato, Valeria Fedeli e letto in plenaria dall’esperta genere dell’AICS di Dakar, Giuliana Serra. Nell’intervento sono state delineate le difficoltà riscontrate dall’Italia nel percorso di elaborazione e valutazione delle politiche pubbliche secondo una prospettiva di genere ed è stato descritto in maniera articolata, il recente disegno di legge "per la valutazione dell’impatto di genere della regolamentazione e delle statistiche".

Il convegno si è concluso con l’adozione di una serie di raccomandazioni, tra cui: l’iscrizione della riforma per l’istituzionalizzazione del bilancio di genere per il prossimo consiglio interministeriale nazionale; l’inclusione del Ministero incaricato delle politiche di genere nell’organigramma del sistema di valutazione delle politiche pubbliche;  lo sviluppo di indicatori specifici di genere attraverso l’applicazione della metodologia Social Institution and Gender Indicator (SIGI), già in fase di sperimentazione attraverso la componente multilaterale, gestita da UN WOMEN, del progetto PASNEEG; l’integrazione del gender budgeting nell’attuale riforma nazionale; l’accompagnamento sistematico di analisi di genere alla legge finanziaria; il miglioramento del sistema di raccolta dati disaggregati per sesso e età; il partenariato tra UEMOA, Ministero delle finanze e Ministero incaricato delle politiche di genere per l’applicazione della gender policy comunitaria che include il gender budgeting; il gemellaggio tra il comune di Modena, come best practiceeuropea, e il comune senegalese dove verrà applicato il bilancio di genere.

Il convegno ha registrato risultati eccellenti e una platea di partecipanti influenti, a dimostrazione dell’impegno che le istituzioni hanno promesso di garantire affinché le questioni di genere non siano più confinate e marginalizzate ma diventino punti prioritari dell’attuale agenda politica senegalese.

Il convegno ha avuto grande risonanza mediatica e un servizio specifico è stato trasmesso il 20 maggio scorso nell’edizione serale del Tg dalla RTS, la tv nazionale senegalese.

A cura di: Chiara Barison
Responsabile Comunicazione