Il Senegal è classificato da tempo come Paese prioritario per la Cooperazione italiana. L’evoluzione della strategia d’intervento, attraverso l’istituzione dell’Unità Tecnica Locale a Dakar nel 2006 e successivamente, nel 2016, della sede dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), ha seguito in maniera coerente le esigenze della popolazione locale e del Governo.
Con riferimento all’importante lavoro di coordinamento in ambito UE, l’Italia ha accolto e integrato nelle azioni previste per il 2018 gli obiettivi generali e specifici elaborati nel “Documento di Strategia Congiunta europea per il Senegal 2018-2023” redatto dai Paesi membri attivi in Senegal in collaborazione con la Delegazione e firmato nel dicembre 2018.
Gli obiettivi della strategia europea comune per il Senegal sono in linea con il nuovo consenso europeo per lo sviluppo e con i tre assi del programma di sviluppo decennale - Piano Senegal piano Emergente (PSE), l'Agenda 2030 e gli obiettivi di sviluppo sostenibile. La partecipazione dell'Italia all'esercizio di programmazione congiunta in Senegal ha permesso di individuare le aree di intervento delle iniziative italiane che, nel tempo, si sono concentrate negli attuali settori prioritari e nelle regioni dell'asse centro-sud: Dakar, Thiès, Kaolack, Fatick, Diourbel, Sédhiou e Kolda.
Confermati come prioritari i settori di intervento dello sviluppo rurale e della gestione delle risorse naturali; sviluppo umano, con particolare riferimento all’istruzione; occupazione, settore privato e formazione professionale.
Le iniziative per il periodo 2018-2021 rispettano l'impegno dell'Italia nella programmazione europea congiunta (2018-2023, rivista nel 2021). Gli indicatori di programmazione congiunta consentono il monitoraggio dell'azione italiana in un quadro coordinato con gli altri Stati membri dell'UE.
La definizione del prima Programma Paese Italia-Senegal 2014-2016 e della Strategia Congiunta UE 2018-2023 poi, sono il risultato di una collaborazione con il partner senegalese avvenuta tramite scambi a livello settoriale con i Ministeri di tutela e, a livello generale, con la Direzione della Cooperazione Economica e Finanziaria (DCEF) del Ministero senegalese dell’Economia e delle Finanze.
Nonostante l’Italia non possa attestarsi tra i primi donatori in termini di volume di finanziamento, il nostro paese viene comunque considerato all’interno dei principali donatori per la presenza continua e i contributi tecnici per i settori di intervento.
Le iniziative italiane in Senegal sono realizzate soprattutto attraverso programmi bilaterali, gestiti direttamente dal Governo senegalese, in una prospettiva di ownership, e con impegni sul canale multilaterale a sostegno di azioni realizzate tramite organizzazioni internazionali.
Di particolare rilevanza è l’azione degli Enti Territoriali italiani, che si svolge prevalentemente attraverso la presenza in Senegal di Organizzazioni della Società Civile italiane che si avvalgono di un’esperienza settoriale pluriennale nel Paese. Decisivo risulta essere anche il ruolo giocato da altri attori delle realtà territoriali italiane, in primis le associazioni di immigrati, le università, le istituzioni sanitarie e le piccole e medie imprese, che sono sovente promotori stessi delle iniziative di cooperazione messe in atto, nonché importante anello di congiunzione con le comunità locali senegalesi.