Competenze in crescita? La voce dei protagonisti della formazione in agroecologia promossa dal Programma di Migrazione per lo Sviluppo, sostenuto dall’AICS

Come valutano la formazione in agro-ecologia gli studenti che ne hanno beneficiato nel quadro del progetto MDP implementato dall'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni? Quali competenze sentono di aver acquisito?

Per approfondire l’effetto a breve termine della formazione e comprendere meglio le competenze acquisite, è stata organizzata una missione di monitoraggio per incontrare un gruppo di partecipanti e condurre con loro un focus group semi-strutturato.  In Senegal, nella regione di Saint Louis, il progetto dovrà infatti, tra le varie attività, formare 100 giovani sulla filiera agricola, dalla produzione alla commercializzazione, con l'obiettivo di prepararli a diventare imprenditori agricoli o di inserirsi nella gestione di aziende agricole integrate. A ottobre 2024, 31 giovani avevano già completato il primo ciclo di formazione, con una partecipazione attiva confermata dal formatore e dai risultati del test di fine formazione.

Il Focus Group ha visto la partecipazione di 11 giovani, 5 ragazze e 6 ragazzi, con un’età compresa tra i 21 e i 30 anni. I partecipanti sono stati selezionati in base alla loro partecipazione attiva durante i 3 mesi di formazione, mantenendo un’equa distribuzione di genere ed età. Va sottolineato che i risultati del focus group non sono generalizzabili a tutti i beneficiari, ma offrono una panoramica interessante sugli effetti potenziali della formazione.

L’attività partecipativa ha avuto inizio con una riflessione collettiva sulle competenze necessarie per entrare nel mondo del lavoro, seguita dall’identificazione di quelle che sono state maggiormente sviluppate grazie alla formazione ricevuta. Di seguito, le competenze più frequentemente menzionate dai beneficiari, ordinate in base alla loro importanza:

  1. Sviluppo del business plan – L’acquisizione degli strumenti necessari per strutturare un’idea imprenditoriale, valutarne la fattibilità economica e garantirne la sostenibilità a lungo termine.
  2. Conoscenza del mercato – Maggiore preparazione sulle opportunità di vendita e sulle strategie commerciali efficaci nella regione di intervento.
  3. Competenze tecniche in agro ecologia – Apprendimento di nuove tecniche agricole, di allevamento e di acquacoltura sostenibili.
  4. Capacità di trasformazione dei prodotti – Tecniche per trasformare i prodotti agricoli in beni commerciabili.
  5. Capacità gestionali e imprenditoriali – Abilità nella gestione di risorse umane e finanziarie.
  6. Competenze informatiche e di comunicazione– Saper utilizzare i social media per promuovere attività e prodotti.

Ogni partecipante ha valutato il proprio livello di competenza in queste sei aree prima e dopo la formazione, usando una scala con un valore minimale di 1 a uno massimale di 5.

I punteggi medi riportati nel grafico radar (a destra) evidenziano che tutte le competenze sono potenziate dopo la formazione (linea continua). In particolare, la capacità di trasformazione dei prodotti agricoli ha registrato il miglioramento maggiore, con un incremento medio di +2.5 punti, confermando la centralità di questa tematica nel programma di formazione.

Tuttavia, le competenze informatiche e di comunicazione hanno visto un miglioramento limitato (+0.4 punti in media). Questo aspetto, sebbene non trattato esplicitamente nel programma formativo, è stato comunque sottolineato dai partecipanti come un’area di interesse ed essenziale per lo sviluppo di un’idea imprenditoriale, suggerendo che potrebbe essere incluso nelle future formazioni.

Oltre a questi miglioramenti, un esito positivo della formazione "È l'idea di costituirci tutti insieme in un GIE (Gruppo di Interesse Economico) per la produzione agricola, come primo passo, con l'intenzione di progredire anche sull’allevamento e pescicoltura, grazie alle conoscenze acquisite che ci forniscono una solida base su cui costruire” spiega un beneficiario durante l’attività. Questo risultato in parte inaspettato dimostra come il progetto non solo abbia migliorato le competenze tecniche di questi partecipanti, ma abbia anche stimolato la collaborazione e l'imprenditorialità collettiva tanto da porre le basi per la costituzione di un gruppo di lavoro formale.

Inoltre, grazie alle competenze acquisite e/o rafforzate, i giovani formati hanno partecipato alla Foire de l'Emploi Vert a Kolda, dove hanno vinto il primo premio nel picthing sull'innovazione agricola e agroalimentare.

*Il progetto triennale (2023-2026) "Promotion de la Migration Intra-Régionale de Main-d'Œuvre pour le Développement Local dans les Pays d'Afrique de l'Ouest - Programme de Migration pour le Développement (MDP)" è implementato dall’ OIM in quattro paesi dell'Africa occidentale - Senegal, Guinea Conakry, Guinea Bissau e Gambia. Il progetto si propone di promuovere una mobilità sicura, ordinata e regolare, tanto a livello nazionale quanto transfrontaliero. Più nello specifico il progetto mira a garantire un equilibrio tra domanda e offerta di lavoro, promuovendo l'occupazione giovanile e favorendo la creazione di attività generatrici di reddito. In quest’ottica le attività chiave del progetto includono formazione ai giovani, supporto alle Piccole Medie Imprese, sensibilizzazione e rafforzamento delle capacità delle autorità transfrontaliere, oltre a ricerche di mercato. Nell'ambito della formazione in agro-ecologia, è stato sviluppato un partenariato strategico tra l'OIM e l'Università Gaston Berger di Saint Louis attraverso l'Unité de Formation et de Recherche des Sciences Agronomiques, de l'Aquaculture et des Technologies Alimentaires (S2ATA). 

 

 

 

 

Pubblicato in Uncategorized.