Bamako, 18 - 21 novembre 2025.
La capitale maliana ha ospitato il primo Salone dell’Imprenditoria degli Stati dell’Alliance du Sahel (AES), un evento che ha riunito oltre 5.000 partecipanti tra delegazioni ufficiali, istituzioni pubbliche, organizzazioni internazionali e attori privati. Sotto l’alta presidenza del generale Assimi Goïta, Presidente della Transizione e della Confederazione AES, il Salone ha posto al centro il tema:
«Entrepreneuriat, facteur d’intégration et de développement économique des pays de la Confédération AES».
L’inaugurazione ha visto la presenza del Primo Ministro del Mali, di diversi ministri, rappresentanti diplomatici e agenzie delle Nazioni Unite, confermando la volontà delle autorità di valorizzare l’imprenditoria come motore di stabilità e sviluppo in un contesto regionale complesso.
A causa della recente evacuazione dal Paese, il personale AICS non ha potuto partecipare fisicamente, ma ha seguito le attività da remoto.
Un progetto al centro dell’attenzione
Lo stand dedicato al Progetto “AN KA BAARA”, promosso dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) e finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) con 3,5 milioni di euro per 30 mesi, è stato quello tra i più frequentati e ha ricevuto la visita del Primo Ministro e della Ministra dell’Imprenditoria.
In questa occasione, l’ILO ha presentato il Concorso nazionale di business plan per giovani imprenditori, che offre accompagnamento tecnico, mentoring e opportunità di finanziamento. L’iniziativa, realizzata in partenariato con il Consiglio Nazionale del Patronato del Mali (CNPM), ha già raccolto 356 candidature, rafforzando la visibilità e l’impatto del Salone.
Il progetto si distingue per la capacità di creare sinergie tra istituzioni pubbliche, settore privato e organizzazioni internazionali, offrendo ai giovani non solo accesso a risorse finanziarie, ma anche assistenza tecnica e accompagnamento personalizzato, a garanzia della sostenibilità delle iniziative.
Risultati concreti sul terreno
Il Salone è stato anche l’occasione per condividere i principali avanzamenti del Progetto “AN KA BAARA”, che interviene sulle filiere del mango e dell’orticoltura nelle regioni sud del Mali (Koulikoro, Sikasso e Distretto di Bamako) e sull’occupazione giovanile. Tra i risultati più recenti:
- Certificazione e qualità: 250 produttori in fase di certificazione Global G.A.P.; 380 produttori avviati alla certificazione biologica.
- Innovazione agricola: sperimentazione pilota di intercoltura patata dolce - mango con 40 produttori, in vista di esportazioni verso l’Europa.
- Formazione giovanile: 50 nuovi giovani orticoltori selezionati per la formazione; i 47 del primo gruppo hanno già avviato attività imprenditoriali.
- Accesso agli input agricoli: campagna nazionale sull’uso di sementi certificate, in collaborazione con il Ministero dell’Agricoltura.
- Servizi informativi: il servizio telefonico agricolo ha raggiunto oltre 110.000 utenti.
- Valutazione a metà percorso: in corso, con restituzione prevista entro fine anno.
Un modello di cooperazione per il Sahel
Il Salone ha confermato la volontà delle autorità maliane di posizionare il Paese come hub regionale per innovazione e impresa, costruendo nuove reti di cooperazione e offrendo soluzioni concrete alle sfide occupazionali.
In questo quadro, il Progetto “AN KA BAARA” si afferma come esempio tangibile di cooperazione internazionale capace di sostenere la gioventù, promuovere l’innovazione e favorire la formalizzazione delle attività economiche. La presenza al Salone ha dimostrato come l’impegno congiunto di attori pubblici, privati e internazionali possa tradursi in risultati concreti e prospettive di sviluppo inclusivo per il Mali e l’intera regione saheliana.



Credito foto: OIT Abidjian



























