Osare, cambiare. La sede AICS di DAKAR lancia una campagna digitale sul tema della violenza economica per i 16 giorni di attivismo contro la violenza di genere

Il suo profilo ci interessa ma l’ideale sarebbe assumere un uomo”.

Inizia così il video di Mairam Sy, giovane agronoma senegalese, che racconta in maniera diretta e senza filtri il suo percorso professionale, reso difficile da stereotipi di genere e pregiudizio.

La Sy, con altre agronome ha creato nel 2021: “Sunu Aliment Terre”, un’impresa specializzata nella produzione e nella trasformazione di prodotti agroalimentari. Un’attività interamente al femminile che promuove l’autonomia e l’innovazione.

Una storia di ambizione e determinazione con cui la sede di Dakar dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) ha voluto lanciare la campagna di comunicazione “Osare, cambiare” in concomitanza con la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Un podio, ad inizio video, mette al centro la persona. Questa stessa persona che è perno fondamentale della cooperazione allo sviluppo.

Uno studio, epurato, fa da cornice. Una scelta non anodina, che proietta totalmente il pubblico su chi parla, il suo volto, la sua storia, la sua audacia.

Un ventaglio, a fine video che, come il colpo d’aria nell’aprirsi, simboleggia il cambiamento.

                                                                                                         

Le protagoniste di questa campagna sono le promotrici di progetti di cooperazione che, con il loro lavoro e il loro impegno, contribuiscono a creare le basi per un mondo più giusto ed equo.

La loro è una presa di parola per raccontare le loro storie ispiranti affrontando temi delicati come quelli della violenza economica, della discriminazione e della lotta quotidiana contro gli stereotipi di genere.

Il loro vissuto è la storia di percorsi di autonomia e di reti che anche grazie al contributo della Cooperazione italiana e ai progetti realizzati assieme diventano rappresentativi per altre donne.

La campagna di comunicazione, promossa attraverso i canali social della sede è supportata da Cheikh Moustapha, influencer e creatore digitale senegalese, in continuità con il video: “Ogni parola conta”, al centro della campagna dello scorso anno, da lui supportato.

Al contempo, la presentatrice Khady Bijou Ndiaye, da anni impegnata nel supportare la lotta alla violenza di genere e la promozione dei diritti di donne e ragazze in Senegal, ha lanciato la campagna attraverso i suoi canali.

Osare, cambiare. Assieme si può.

A cura di Chiara Barison

Foto : AICSDakar/Chiara Barison

 

Inaugurate in Senegal infrastrutture per lo stoccaggio e la vendita di prodotti agricoli nell’ambito del progetto PIESAN

Lo scorso 15 ottobre sono stati inaugurati a Sangalkam, nella regione di Dakar, la piattaforma di commercializzazione dei prodotti agricoli; un magazzino di stoccaggio e gli uffici amministrativi della Federazione dei Produttori Orticoli delle Niayes.

Le strutture sono state realizzate nell’ambito del PIESAN, progetto d’Intensificazione Eco Sostenibile dell’Agricoltura nelle Niayes, finanziato dall’AICS.

La piattaforma di commercializzazione, di 450 m², faciliterà la vendita dei prodotti orticoli, ridurrà il numero di intermediari, migliorerà la gestione degli stock e delle comande, garantirà una maggiore trasparenza dei prezzi e faciliterà la raccolta di dati sulle tendenze del mercato per supportare la pianificazione delle culture.

Il magazzino di stoccaggio di 400 m² e una capacità di stoccaggio di 500-800 tonnellate di prodotti, per una durata di 4 mesi, permetterà il mantenimento della qualità dei prodotti raccolti, la gestione degli stock, la riduzione di perdite post raccolta, la regolarizzazione della commercializzazione dei prodotti orticoli.

All’inaugurazione hanno partecipato, il Ministro dell’Agricoltura della sovranità Alimentare e dell’allevamento M. Mabouba Diagne, l’incaricato d’affari dell’Ambasciata d’Italia, Ludovico Banova e il Titolare di AICS Dakar, Marco Falcone.

A cura di Giuseppe Busalacchi

Credito foto: AICS DAKAR/Chiara Barison

 

 

Arte e impegno sociale: quando la creatività si mette al servizio del cambiamento

Una campagna di comunicazione per l’Iniziativa Regionale di Emergenza in favore delle popolazioni colpite dalla crisi umanitaria ed economica in Mali e Senegal - AID 12289 vede l’implicazione di artisti/e e influencer senegalesi e maliani per sensibilizzare il pubblico più giovane su buone pratiche in ambito di salute, nutrizione e sicurezza alimentare e per sostenere il settore privato e l’imprenditoria locale.

OMG, MAGUI e AMIRA sono tre giovani cantanti impegnate in Senegal per i diritti e l’empowerment delle donne che, nel corso della campagna, hanno intervistato  le fondatrici di alcune micro-imprese femminili delle zone rurali delle regioni di Kaolack e Tambacounda.

Tali imprese sono state accompagnate e sostenute nell’ambito dell’iniziativa finanziata da AICS grazie all’intervento delle OSC VIS, COOPI e LVIA, attive in Senegal e Mali con il progetto “Donne, giovani e imprese sociali: pilastri di un avvenire sostenibile ed inclusivo”.

Le artiste si confrontano con le leader comunitarie e le imprenditrici per discutere del ruolo delle donne nelle loro comunità e del sostegno alle ragazze più giovani per acquisire competenze tecniche e gestionali.

In Mali saranno invece gli artisti Dr Keb, Black AD e Alima Togola che animeranno i loro profili Instagram e Facebook con messaggi innovativi, oltre alle famose influencers Naissa e Marabelle, che utilizzeranno Tik Tok come piattaforma di diffusione. Gli artisti pubblicheranno capsule video che si rivolgeranno ai loro differenti pubblici per lanciare spunti di riflessione su alcune delle problematiche che si stanno aggravando con la crisi umanitaria in Mali, in particolare relative alla malnutrizione e alla salute materno-infantile.

Inoltre, sia in Senegal che in Mali, la campagna arriverà sui canali televisivi nazionali attraverso la diffusione di video e la partecipazione a trasmissioni di dibattito su temi di attualità.

L’idea è quella di creare messaggi semplici che arrivino a catalizzare l’attenzione del grande pubblico, soprattutto ai giovani, attraverso un linguaggio immediato e familiare, quello dei loro artisti preferiti, per una cooperazione di persone per le persone.

A cura di  Silvia Lami

Credito foto: Aics Dakar/Makosi Prod

 

 

 

Il CERF stanzia 3 milioni in favore degli sfollati maliani in Mauritania

In risposta alla situazione critica dei rifugiati maliani in Mauritania, le Nazioni Unite hanno annunciato lo stanziamento di 3 milioni di dollari a valere sul Central Emergency Response Fund (CERF), il fondo centrale per la risposta alle emergenze delle Nazioni Unite – sostenuto anche dall’Italia per consentire una risposta efficace e rapida alle crisi umanitarie da parte delle organizzazioni presenti loco.

Lo stanziamento del CERF mira a sostenere 38.000 persone tra i rifugiati maliani e le comunità ospitanti nella regione di Hodh Chargui attraverso una risposta multisettoriale nei settori della sicurezza alimentare e della nutrizione, della protezione, della gestione dei campi e degli alloggi, dei servizi igienici e dell'accesso all'acqua.

Nel 2023, la Mauritania ha assistito a un costante afflusso di rifugiati a causa del deterioramento della situazione di sicurezza in Mali, passando da 12.000 nel 2022 a 55.000 nel 2023, con un picco di aumenti in novembre e dicembre 2023. Circa 41.000 rifugiati maliani erano presenti nella regione di Hodh Chargui, al confine con il Mali, a fine 2023 e altri sono continuati ad arrivare nel mese di gennaio. Questa situazione ha portato a condizioni di sovraffollamento negli insediamenti esistenti, alla creazione di nuovi insediamenti e a un'ulteriore pressione sui servizi e sulle risorse limitate in una regione soggetta a shock climatici, in termini di cibo, acqua, salute e alloggi. Secondo il Cadre Harmonisé, a novembre 2023 la regione era la seconda del Paese in termini di persone con insicurezza alimentare (CH Fase 3+) e si prevede un peggioramento entro marzo 2024.

In occasione dell'annuale Conferenza di Alto Livello dei Donatori del Central Emergency Response Fund (CERF), l’Italia ha confermato il contributo finanziario per l'anno 2023 pari a 15 milioni di Euro per sostenere il più importante strumento finanziario umanitario delle Nazioni Unite senza vincoli di destinazione (cd. unearmarked). Come concordato tra il MAECI ed il segretariato del CERF il sostegno italiano al fondo, pur restando formalmente ed amministrativamente un contributo senza vincoli di destinazione, può essere valorizzato con un focus a carattere regionale – prevalentemente sul continente africano.

Nel 2023, sono stati approvati importanti finanziamenti per far fronte alle molteplici crisi che interessano il continente africano. Per quanto riguarda le crisi di sicurezza e migratorie nell’area Saheliana, il fondo ha stanziato ben 27 milioni di dollari a supporto di rifugiati e sfollati interni (14 mln per il Ciad, 7 mln per il Mali e 6 mln per il Camerun) e 9 milioni di dollari per far fronte ai bisogni umanitari causati dalle violenze in Burkina Faso.