Dakar – Si è svolta nella capitale senegalese, l'1 e 2 febbraio, la terza conferenza di rifinanziamento della Global Partnership for Education (GPE). L’evento, che ha avuto luogo per la prima volta nel continente africano, è stato copresieduto dal presidente senegalese Macky Sall e dal presidente francese Emmanuel Macron. La GPE è stata costituita nel 2002, vede l’Italia coinvolta come Paese donatore e sostiene 65 Paesi in via di sviluppo col fine di garantire a ogni bambino e bambina un’educazione di base di qualità.
La conferenza ha raccolto esiti positivi e condivisi, dimostrando una maggiore e rafforzata volontà politica mondiale in ambito d’educazione. In termini di partecipazione è stata registrata la presenza di dieci capi di stato, più di 100 ministri e 1200 operatori tra cui esponenti di organizzazioni internazionali, società civile e settore privato. In termini di risultati, i Paesi donatori hanno annunciato un impegno pari a 2,3 miliardi di dollari per il triennio 2018-2020. Ancora più di rilievo è stato l’impegno di almeno 50 Paesi in via di sviluppo ad alzare la spesa pubblica destinata all’istruzione per un ammontare complessivo di 110 miliardi di dollari, un notevole aumento rispetto al triennio precedente.
L’Italia ha partecipato con una delegazione congiunta tra Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo, AICS e Ambasciata d’Italia a Dakar. La Cooperazione italiana ha triplicato il proprio impegno a favore della GPE con un contributo triennale di 12 milioni di euro, come annunciato dal capo delegazione Maestripieri.
Oltre agli annunci dei nuovi impegni finanziari, la conferenza ha visto una giornata di dialoghi tematici - Partnership Day - con 43 sessioni organizzate da vari partner. La sede AICS di Dakar ha partecipato a questa iniziativa con una sessione sulle attività della Cooperazione italiana nel settore dell’educazione inclusiva di bambini e disabili, introdotta da un video realizzato per l'occasione.
Alla luce della conferenza di Dakar la Global Partnership for Education si accredita definitivamente come piattaforma di riferimento nell’accompagnare i governi ad elaborare piani settoriali capaci di assicurare un utilizzo efficace dei fondi, in linea con gli obiettivi prioritari. Ora la sfida per la comunità internazionale sarà quella di concentrare gli sforzi politici e finanziari per ripensare i sistemi educativi in termini di qualità, gratuità, universalità e autonomia.