Senegal – Sull’isola di Gorée il primo campo vacanze scientifico per sostenere l’educazione femminile

Si è svolta a Gorée la prima edizione del Campo di Vacanze Scientifico promosso dal Ministero dell'Educazione senegalese e finanziato dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo nell'ambito del progetto d’appoggio all’Educazione Femminile e all’Empowerment delle donne per uno sviluppo locale inclusivo, PAEF Plus.

Dal 27 agosto al 5 settembre, le migliori studentesse nelle materie scientifiche (vincitrici del concorso nazionale edizione 2016 di miss “matematica” e “miss scienze”) provenienti da differenti istituti medi e superiori e dai licei sostenuti del progetto PAEF Plus, hanno partecipato a numerose attività di tipo scientifico, formativo (tra cui leadership trasformazionale) e artistico organizzate da professori del Ministero dell’educazione nazionale. Per molte di queste ragazze, provenienti da tutte le regioni del Senegal e da villaggi remoti, la partecipazione al campo è stata la prima opportunità per poter uscire dal villaggio e visitare la capitale, Dakar e l’isola di Gorée, patrimonio mondiale dell’UNESCO.

Obiettivo generale del campo, accrescere le competenze scientifiche delle partecipanti e sviluppare il loro spirito di leadership; grazie alle differenti attività, le ragazze hanno potuto trasformare le loro conoscenze scientifiche in competenze pratiche, attraverso esperimenti di fisica e chimica applicata, e diventare al contempo attrici di sviluppo, promozione e valorizzazione delle scienze presso i loro istituti di provenienza.

A presenziare la cerimonia di chiusura, tenutasi lunedì 5 settembre presso la scuola d'eccellenza "Mariama Ba", il Ministro dell'Educazione nazionale senegalese, Serigne Mbaye Thiam e il Direttore dell'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo di Dakar, Pasqualino Procacci.

In Senegal gli ostacoli alla scolarizzazione femminile sono molteplici e di varia natura: si intersecano infatti fattori socio-economici, socio-culturali e fattori legati alla domanda e all’offerta dei servizi scolastici. In particolare, il processo di scolarizzazione delle giovani è ritenuto meno importante rispetto a ciò che, nell’immaginario collettivo, è considerato prioritario per la donna: il matrimonio e la cura della famiglia. Nelle zone rurali l’istruzione per le bambine è percepita più come una spesa che come un investimento, quindi non strettamente necessaria. Nelle zone urbane, seppure la percezione dell’educazione delle donne sia più positiva, perdura un certo scetticismo, visto l’alto tasso di disoccupazione lavorativa tra in giovani ed in particolare tra le giovani donne.

Le giovani sono quindi maggiormente discriminate e spesso utilizzate come forza lavoro per contribuire alla sostenibilità della famiglia e alla scolarizzazione dei fratelli. La povertà, inoltre, impedisce la frequenza di corsi di recupero per chi ha più difficoltà, aumentando le possibilità di abbandono.

Per dare una risposta concreta a questi ostacoli, la Cooperazione italiana si è impegnata in questo settore considerandolo nella sua complessità fin dalla realizzazione del progetto PAEF, iniziato nel 2010 e conclusosi nel 2013, e continuando con il progetto PAEF plus, attualmente in corso. Un impegno che dimostra l’importanza capitale che la Cooperazione italiana accorda al settore dell’educazione di base, all’eliminazione delle disparità d’accesso ai servizi educativi e alla promozione dell’educazione femminile quale strumento per contribuire allo sviluppo sostenibile del Senegal.

Nella sua prima fase, il PAEF ha coinvolto 78 scuole elementari nelle regioni di Dakar, Fatick, Diourbel e Louga e circa 20.000 bambine e ragazze appartenenti alle famiglie più povere. Il progetto ha sostenuto inoltre le associazioni delle madri degli alunni (circa 6.000 donne) in ogni scuola, attraverso il finanziamento di attività generatrici di reddito e di formazioni, favorendo così il loro empowerment socio-economico e contribuendo alla sostenibilità delle attività nelle scuole. La seconda fase interviene invece in 149 scuole elementari, medie e superiori per un totale di oltre 60.000 alunni.

Fra le attività realizzate dai progetti si possono sottolineare: la creazione di cellule genere in ogni scuola partner; l’attivazione di corsi di recupero in matematica, scienze, filosofia e francese per le bambine e le ragazze più bisognose; la realizzazione di formazioni a favore degli insegnanti delle scuole partner del progetto su educazione e approccio di genere, salute riproduttiva, violenza di genere; l’acquisto di materiale scolastico e uniformi per oltre 80.000 alunni; la revisione dei manuali scolastici allo scopo di eliminare gli stereotipi di genere; il rafforzamento istituzionale delle ONG partner del Progetto e dei servizi tecnici del Ministero dell’Educazione; le attività di empowerment economico delle donne a livello locale. Questo ha permesso, oltre che un maggiore coinvolgimento delle famiglie e delle comunità nell’istruzione delle bambine, anche ad un ampliamento degli spazi di libertà per le donne, che si sono sentite economicamente più forti.

L’organizzazione del campo estivo, come sottolineato anche dal Ministro dell’Educazione nazionale, è solo una delle attività innovative e promotrici dell’eccellenza finanziate dalla Cooperazione italiana. Tra queste si posso citare il finanziamento del concorso Miss Matematica e Miss Scienza, anch’esso realizzato nel quadro della promozione delle filiere scientifiche per le ragazze; il sovvenzionamento di borse di studio e corsi di recupero scolastici; il finanziamento di attività generatrici di reddito a favore delle madri delle alunne che, nelle scuole dove è stato realizzato, ha determinato un impatto notevole sia sull’aumento della scolarizzazione delle ragazze che sul miglioramento dei loro risultati scolastici. Il Ministro si è impegnato sostenere e finanziare tali attività anche per il futuro e ad integrarle quali azioni strategiche per il Ministero nel quadro del Programma di miglioramento della qualità, dell’uguaglianza e della trasparenza – PAQUET, elaborato dal Governo del Senegal per il settore dell’istruzione e della formazione 2013-2025.

Come ha ricordato il direttore dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo di Dakar, Pasqualino Procacci nel suo intervento alla cerimonia finale del Campo di Vacanze Scientifico: “L’istruzione femminile ha un’importanza capitale nello sviluppo di tutto un paese. Una bambina scolarizzata avrà la possibilità di diventare una donna capace di far rispettare i propri diritti e di difendere i diritti altrui contribuendo attivamente alla costruzione di una società democratica, inclusiva e moderna, fondata sulla pace e l’uguaglianza.”

A cura di: Chiara Barison
Responsabile Comunicazione

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