Aumentare le produzioni agricole, migliorare i redditi rurali, rafforzare la sicurezza alimentare, promuovere lo sviluppo economico locale, queste sono le missioni del Programma d’Appoggio al Programma nazionale d’Investimento in Agricoltura- Senegal (PAPSEN) con il quale l’Italia vuole accompagnare il Governo senegalese nel sostegno alle politiche di lotta contro la povertà in ambito rurale. Un approccio che vuole certamente porre l’accento sullo sviluppo locale e la decentralizzazione ma soprattutto sull’empowerment delle donne. Un’attenzione particolare è effettivamente riservata all’inclusione delle tematiche di genere in tutte le tappe del programma, soprattutto per quanto riguarda i meccanismi di rappresentanza a livello locale, sia all’interno delle collettività locali, sia nelle organizzazioni di produttori. Le donne sono le principali attrici e beneficiarie di tutte le azioni aventi per obiettivo l’aumento delle produzioni, dei rendimenti e dei redditi agricoli. Le donne rappresentano la maggioranza dei beneficiari implicati nelle attività agricole delle regioni di Thiès, Diourbel e Fatick e la quasi totalità degli attori implicati nella risicoltura in Casamance. In effetti, le donne raggiungono il 60% degli attivi per l’orticoltura a Thiès, Diourbel e Fatick e il 95% dei produttori di risicoltura pluviale e di orticoltura in Casamance.
“La campagna agricola per la produzione di riso pluviale nel 2018 ha conosciuto un aumento degno di merito, nonostante piogge non importanti” racconta Mame Ndella Ngom, assistente tecnico del programma ed aggiunge: “al momento le coltivatrici delle valli della regione di Sédhiou, dove il PAPSEN interviene, stanno ottenendo ottimi risultati in termini di raccolto”. In questa zona la produzione di riso grava quasi esclusivamente sulle donne e su un sistema tradizionale di coltura. Il riso prodotto è destinato esclusivamente al consumo familiare e, nonostante questo, non arriva a coprire che una parte di questo fabbisogno.
Il PAPSEN lavora nell’ottica di un miglioramento della produzione ma non solo. Il programma ha già contribuito ad incrementare i redditi agricoli delle popolazioni rurali selezionate attraverso la diversificazione delle produzioni agricole, la diffusione di pratiche colturali moderne, principalmente l’irrigazione e il miglioramento delle capacità tecniche e imprenditoriali degli agricoltori implicati. I principali interventi del programma riguardano le sistemazioni idraulico-agrarie delle valli risicole e di perimetri ortofrutticoli irrigui, la fornitura di input agricoli come sementi, fertilizzanti e attrezzature, la formazione e l’assistenza tecnica ai beneficiari e alle collettività locali, la riabilitazione e la costruzione di piste rurali, la realizzazione di infrastrutture socio-comunitarie. Tra i progetti a breve termine nella regione di Sédhiou si possono citare la sistemazione di nuove valli tra cui a Dijmbana (dipartimento di Goudomp) dove 600 ettari beneficiano dell’implementazione di cinque idraulico-agrarie tra cui una diga per evitare la risalita dell’acqua salina. Inoltre, nell’ottica di applicazione di buone pratiche agricole, il programma, finanziato dalla Cooperazione italiana e implementato dal Ministero dell’Agricoltura senegalese (MAER), ha formato e assunto un consigliere risicolo per ogni vallata, durante tutta la campagna di produzione.
A cura di:
Chiara Barison
Responsabile Comunicazione