Il fiume Senegal al centro delle sfide per l’acqua, l’energia e la sicurezza alimentare

Le risorse naturali del bacino del fiume Senegal sono alla base di uno sviluppo sostenibile dei paesi che attraversa: Guinea, Mali, Mauritania e Senegal. In un contesto di cambiamento climatico e di crescita economica, il degrado ambientale è una realtà. La sicurezza alimentare, energetica e idrica rimane dunque una sfida. L’OMVS, sostenuta dalla Commissione Europea e dalla Cooperazione italiana, ha incontrato a Dakar i partner del progetto WEFE-Senegal per fare un bilancio di un anno di attuazione del progetto e pianificare i prossimi obiettivi.

Acqua per irrigare i campi, produrre cereali, frutta e verdura e contribuire alla sicurezza alimentare dei paesi e delle comunità locali; acqua per il funzionamento delle turbine, per produrre energia; acqua da bere, per cucinare, lavare e garantire il benessere di tutti; acqua per garantire servizi eco-sistemici a lungo termine.

Le società stanno cambiando, le popolazioni sono in crescita, i bisogni in aumento. Le risorse idriche del bacino del fiume Senegal e degli ecosistemi associati sono fragili e il loro utilizzo deve essere condiviso, integrato e sostenibile. È in questo contesto che si inserisce il progetto WEFE (Water, Energy, Food, Ecosystems) - Senegal: "Sostegno alla gestione delle risorse idriche e al NEXUS acqua-energia-agricoltura nel bacino del fiume Senegal".

"Lo sviluppo regionale richiede una gestione cooperativa, transfrontaliera e sostenibile delle risorse idriche a tutti i livelli. I paesi del bacino del fiume Senegal si trovano di fronte a questa sfida e l'UE li sostiene nella realizzazione di azioni intersettoriali concrete e sostenibili", ha sottolineato Veronica Giradi, responsabile del Programma presso la Direzione Generale per la Cooperazione Internazionale e lo Sviluppo (DEVCO) della Commissione europea.

"Ci sono diverse questioni di degrado ambientale, a loro volta esacerbate dagli effetti dei cambiamenti climatici, così come una forte interdipendenza tra sicurezza idrica, alimentare ed energetica. La consultazione tra paesi e settori è essenziale per garantire il raggiungimento degli obiettivi e il futuro del bacino", ha detto il dott. Mamadou Diaby, Segretario Generale dell'Organizzazione per lo Messa in Valore del fiume Senegal (OMVS).

Il primo anno del progetto ha gettato le basi per il raggiungimento degli obiettivi prefissati, in particolare rafforzando la raccolta e l'analisi dei dati esistenti sul bacino da parte dell’OMVS e delle istituzioni partner.

 "La creazione di una base di informazioni scientifiche sul bacino del fiume Senegal, sulle risorse idriche, sull'uso e sull'occupazione del territorio, su l’energia e l’ambiente è essenziale per un dialogo informato ed efficace tra le parti nell’ottica di sviluppare progetti di intervento equo", ha dichiarato César Carmona Moreno, responsabile del Programma presso il Centro Comune di Ricerca (CCR) della Commissione europea.

Questo incontro ha permesso di continuare uno sviluppo collaborativo di attività varie, tra cui: la creazione di strumenti decisionali per l'ottimizzazione della gestione multi-obiettivo; il sostegno ad un programma di analisi e monitoraggio sulla qualità delle acque; l'attuazione di progetti di ricerca per alimentare l'osservatorio ambientale del bacino; la preparazione e il sostegno di progetti di sviluppo locale in tre siti prioritari (il massiccio del Fouta Djalon, l’alto bacino del Mali e il delta del fiume); il sostegno al dialogo Nexus per lo sviluppo di progetti di intervento intersettoriale.

Questo incontro annuale offre l'opportunità di condividere lo stato di attuazione del progetto al fine di pianificare le attività future nell’ottica di un approccio comune. Questo approccio partecipativo promuove la consultazione tra gli stakeholder implicati nella gestione del bacino e i ricercatori dei paesi coinvolti, con il sostegno delle organizzazioni internazionali, con l’obiettivo di rafforzare la diffusione delle conoscenze e i processi decisionali per uno sviluppo inclusivo” ha dichiarato Alessandra Piermattei, Titolare della sede AICS di Dakar.

Il progetto WEFE-Senegal mira a rafforzare le capacità scientifiche e tecniche a beneficio di OMVS e dei suoi partner per una migliore gestione delle risorse idriche del bacino del fiume Senegal in un contesto di adattamento agli effetti dei cambiamenti climatici. Il progetto è attuato nell'ambito del partenariato tra l'Organizzazione per lo sviluppo del fiume Senegal (OMVS), il Centro comune di ricerca (CCR) della Commissione europea e l'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), con il sostegno finanziario della Direzione generale della Commissione europea per la Cooperazione internazionale e lo Sviluppo (DEVCO) e il supporto tecnico di un comitato consultivo. Iniziato nel 2017, si concluderà nel 2021, mobilitando un finanziamento di 6,1 milioni di Euro, pari a circa 4 miliardi di Franchi CFA.

 

A cura di: Marco Manzelli

Pubblicato in Uncategorized.