Sono stati 1.530 i giovani formati coinvolti nella prima fase di opportunità di stage che si è conclusa il 30 novembre 2021 e che ha visto la partecipazione di 516 imprese delle 6 regioni di intervento del progetto PASPED, eseguito dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) di Dakar e finanziato dall’Unione europea nell’ambito del Fondo Fiduciario per l’Urgenza in Africa. Dopo il buon risultato della prima fase, oggi si aprono i bandi regionali che permetteranno alle Agenzie Regionali di Sviluppo (ARD) di pre-selezionare circa 900 giovani formati nei più disparati settori di attività che avranno l’opportunità di essere inseriti nel tessuto imprenditoriale della propria regione per 9 mesi.
La prima fase di inserimento professionale PASPED ha dimostrato che sui 1.530 giovani inseriti circa 340 sono stati mantenuti dalle imprese e un buon numero ha colto l’occasione dello stage per avviare progetti imprenditoriali personali. In questa prospettiva, il lavoro che AICS Dakar sta portando avanti con le ARD è stato condiviso col Ministero per l’Impiego come esempio di dispositivo decentralizzato di messa in relazione tra domanda e offerta di lavoro che potrebbe essere complementare alla nuova strategia del Governo senegalese per la promozione dell’impiego dei giovani e delle donne diffusa nel giugno 2021.
In questo senso, la collaborazione bilaterale col Ministero dell’Impiego da parte di AICS Dakar sarà rinforzata nei prossimi anni proprio a partire da questa esperienza molto positiva nell’ambito del PASPED che globalmente consentirà di inserire circa 2.400 giovani formati nel corso di due anni di attività e di coinvolgere circa 750 imprese formali delle 6 regioni come beneficiarie di risorse umane qualificate. Il lavoro di AICS Dakar del prossimo futuro si concentrerà, inoltre, sulla promozione dell’idea che il lavoro debba essere formale, dignitoso e ben remunerato al fine di sostenere concretamente, attraverso una buona opportunità di impiego, i progetti di vita dei giovani e delle donne senegalesi.
A cura di Francesco Mele