L'importanza dell'impresa nella cooperazione italiana e nell’agribusiness in particolare è stato il tema al centro del workshop organizzato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo durante la seconda giornata di Macfrut, la fiera internazionale dell’ortofrutta in corso a Rimini. All’apertura della sessione, nell’ambito degli Africa Days, ha voluto essere presente e portare i propri saluti anche il presidente di Macfrut Renzo Piraccini che ha parlato dell’Africa come “il continente delle opportunità” per le imprese italiane. Un continente che però deve essere conosciuto grazie a un lavoro di una squadra di cui anche Aics fa parte.
Mario Beccia, titolare della neonata sede Aics di Bogotà, in Colombia, da moderatore ha ricordato la presenza dell’Agenzia a Macfrut “con una rassegna dedicata alle migliori pratiche di progetti finanziati nei Paesi africani e con uno ampio spazio espositivo dedicato a Senegal Kenya e Mozambico”. La partecipazione di Aics, ha aggiunto Beccia, “va nella direzione del rafforzamento della collaborazione con Ice Agenzia in spazi di reciproco interesse come voluto dal recente accordo Quadro, firmato tra Aics e Ice, con il patrocino dei rispettivi vertici politici del ministero degli Affari Esteri”. Per questo motivo, insieme a Beccia hanno contribuito alla moderazione, tirando le fila degli interventi, Letizia Pizzi, direttrice generale di Confindustria Assafrica & Mediterrane, e Tatiana Marzi, dell’ufficio servizi formativi per l’Agenzia Ice.
Momento centrale della prima parte del workshop, Grazia Sgarra, dirigente Ufficio VII dell’Aics - Soggetti di cooperazione, partenariati e finanza per lo sviluppo, ha illustrato la visione dell’Agenzia per quanto riguarda il settore profit e gli strumenti già in campo. “Tutte le imprese sono importanti per la cooperazione italiana, indipendentemente dalla grandezza e dal settore” ha rimarcato Sgarra. “Ciò che più interessa alla cooperazione e al sistema della cooperazione italiana, in modo particolare all'Agenzia, è che queste imprese siano appunto strumento e veicolo di sviluppo nelle comunità locali, ossia nei Paesi partner della cooperazione, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibili dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite”.
Il messaggio che la dirigente Aics ha lanciato alle aziende del nostro Paese è che l’Agenzia non le lascerà sole, anzi. “Con il bando profit l’Aics promuove un modello di business innovativo, sostenibile e inclusivo (Isi)” ha spiegato Sgarra. “L’idea di business deve essere innovativa, sostenibile dal punto di vista economico, quindi generare profitti per l'impresa nel medio lungo periodo e deve essere anche sostenibile dal punto di vista sociale, quindi deve in qualche modo contribuire a migliorare la qualità di vita delle comunità locali e ambientali” ha aggiunto. “Crediamo che questo modello di business, rappresenta il futuro per la crescita delle imprese italiane”.
Sgarra ha ricordato che il prossimo Bando profit verrà pubblicato nei primi mesi del prossimo anno e ha poi presentato il primo di cinque video che, dal sito di Aics, comunicheranno alle imprese le opportunità, gli strumenti e le modalità degli investimenti in cooperazione.
A portare l’esperienza con la cooperazione delle loro aziende, vincitrici del bando profit dell’Aics, sono intervenuti Carlo Calabria, manager per l’Africa e il Medio Oriente della multinazionale dell’irrigazione Irritec, e Matteo Matteini, Ceo della startup Mobique, che si occupa di fornire una “fabbrica mobile” a comunità resilienti.
Dall’altra parte hanno testimoniato il loro lavoro sul campo e parlato delle opportunità offerte dalla cooperazione le tre sedi africane dell’Aics presenti a Macfrut: Kenya, Senegal e Mozambico. Giovanni Grandi, titolare della sede Aics di Nairobi, in Kenya, ha detto, tramite video, che Macfrut “rappresenta un acceleratore di business per le imprese africane e un'opportunità unica per i nostri partner, imprenditori e amici kenioti di connettersi e interagire con le migliori aziende italiane e investitori nei settori italiani di eccellenza” soprattutto nel settore agroalimentare.
Silvia Bergamasco, coordinatrice del settore sviluppo rurale per la sede Aics del Senegal, ha parlato dei programmi in corso nel Paese, come il progetto "Piesan" che interviene sia dal punto di vista prodittivo ed economic0 che sul piano ambientale con operazioni contro la deforestazione e per la conservazione del suolo. Il progetto dispone anche di un fondo ci microcredito che ha già aiutato 110 piccoli produttori.
Anche in Mozambico l’obiettivo primario dei progetti dell’Aics è il miglioramente della produzione agroalimentare e dell’ortofrutta, come ha raccontato Alberto Giani, team leader per il settore agricolo, sicurezza alimentare e lo sviluppo rurale dell'Aics a Maputo. Qui l'Agenzia sostiene donne imprenditrici e piccoli produttori, in particolare del settore del caffè, in collaborazione anche con l’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo sviluppo industriale (Unido).